Associazione SAFE, in qualità di leader del consorzio, è stata premiata per il progetto “RESIST – REsilience Support for critical Infrastructures’ through Standardized Training on CBRN“, con un finanziamento dalla Commissione europea nell’ambito dell’ISF – Fondo per azioni di polizia.
Il progetto inizia ufficialmente il 1 ° novembre e durerà per un totale di 24 mesi, con un budget di circa 1,1 milioni di euro. Il progetto RESIST affronta la mitigazione dei rischi CBRN nel contesto della protezione delle infrastrutture critiche europee (come aeroporti, stazioni ferroviarie, ospedali, centrali elettriche, porti). Il progetto contribuirà a migliorare la preparazione e la risposta rapida degli operatori e dei soccorritori in caso di un evento CBRN che coinvolga un’infrastruttura critica.
Concentrandosi su cinque infrastrutture pilota in Italia e cinque in Romania, RESIST istituirà un programma di formazione dedicato per il personale selezionato degli operatori delle infrastrutture (destinato a un totale di 100 persone). Il programma di addestramento sarà interamente svolto presso la Scuola interforze per la difesa CBRNe a Rieti (Italia). Questa fase sarà seguita da esercitazioni operative in ciascuna delle infrastrutture pilota.
La combinazione delle attività di RESIST consentirà la creazione dei primi 10 “Gruppi di intervento CBRNe specializzati in infrastrutture critiche” in Europa – squadre addestrate e attrezzate in grado di operare in ambienti contaminati, in collegamento con i primi soccorsi, per mantenere l’infrastruttura operativa in modo sicuro o per garantire il suo arresto in modo controllato.
Il partenariato RESIST comprende diversi professionisti del CBRN Cluster italiano P3 (tra cui SAFE, IAI, ENEA, Università di Tor Vergata, Ministero della Difesa – Scuola interforze per la difesa CBRNe, Ministero degli interni – Vigili del fuoco italiani, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di protezione civile) e altrettanti professionisti Rumeni (cluster rumeno PROECO-CBRNE, nonché diversi utenti finali dell’area CBRN).
Le infrastrutture critiche pilota per l’Italia includeranno RFI (in particolare la Stazione Termini di Roma), l’Aeroporto di Verona, il Comune di Ravenna (focalizzato sul porto di Ravenna come CI), l’Ospedale “Policlinico Gemelli“ e la centrale nucleare di ricerca ENEA Casaccia.
In Romania, le infrastrutture saranno confermate durante il periodo novembre-dicembre 2019.
Come obiettivo generale finale, l’intero processo istituito da RESIST costituirà la base per una proposta all’European Standardization Office di una certificazione volontaria a livello dell’UE – il marchio di resilienza CBRNe – per gli operatori pubblici e privati delle infrastrutture critiche.
Il 12 e 13 novembre tutti i partner del progetto si incontreranno a Soave (VR, Italia) per il l’evento d’inizio delle attività.
Ulteriori notizie e relativi piani d’azione saranno pubblicati in seguito.